Il biopic non autorizzato e diretto da Mark Gill, England is mine, è uno dei lungometraggi più attesi della sezione Into the groove del festival Seeyousound e ne è testimonianza il suld out ottenuto lunedì sera.
Il film ripercorre la strada dell’adolescente frontman degli Smiths, Steven Morrisey, e presenta un ritratto del Morrissey intrappolato in un’Inghilterra grigia avvolta nella carta da parati, che è poi l’Inghilterra della Thatcher. Il suo intellettualismo e criptico cinismo portano il giovane cantante a perdere il suo ruolo nella sua città, Manchester; il mondo e la società di quegli anni lo mettono alle strette con se stesso e con il mondo del lavoro. Solo la musica riuscirà a farlo uscire dall’involucro di carta da parati rosa.
Il Morrissey interpretato dal giovane attore scozzese Jack Lowden non rappresenta il leader introverso della band che ha raccolto a sé tutti quelli che si sentivano speciali, introversi e diversi dalla massa, ma superata questa prima delusione si può osservare come è nato il genio. Tutto quello che è venuto dopo la formazione degli Smiths, con il chitarrista Johnny Marr, è già storia; è quello che è venuto prima che doveva essere ancora detto.
Il regista Mark Gill è cresciuto a Manchester, nello stesso quartiere di Morrissey e questo ha permesso di ricreare l’atmosfera e le ambientazioni di una metropoli statica e stantia, rendendo Londra il grande sogno ad occhi aperti di tutti i giovani musicisti.
In molti hanno affermato di esser rimasti delusi, ma vale la pena provare ad assaporare un pò di quell’adolescenza turbolenta, che in molti avrete vissuto. Il film avrà una seconda proiezione sabato 3 febbraio alle 22:30, provate a vedere con i vostri occhi!